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Nuova Camorra Organizzata

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    Nuova Camorra Organizzata
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    La Nuova Camorra Organizzata (conosciuta anche con l'acronimo NCO) è l'organizzazione camorristica creata da Raffaele Cutolo, boss di camorra, negli anni '70 in Campania. Si ingrandì enormemente agli inizi degli anni '80 coinvolgendo gli altri clan di camorra in sanguinose guerre.

    Fu soppiantata dalla Nuova Famiglia, una confederazione di clan creata ad hoc da boss quali Carmine Alfieri, Luigi Giuliano, Pasquale Galasso, e da altre famiglie camorristiche come i Nuvoletta di Marano (in provincia di Napoli) o i Vollaro di Portici.

    Fu considerata estinta alla fine degli anni '80, quando molti dei boss furono uccisi o arrestati.


    Storia
    Il fondatore di questa organizzazione è Raffaele Cutolo, detto anche "il sommo" o "il professore" (in napoletano: o' prufessore), nato a Ottaviano. Il professore conosce da giovane le sbarre del carcere per un omicidio commesso nel 1968, ma trasforma la carcerazione nel suo trampolino di lancio. Servendosi dei ricavati delle tangenti imposte dai suoi fedelissimi fuori dal carcere, riesce ad investire attentamente i guadagni all'interno dello stesso carcere di Poggioreale per aiutare le condizioni dei giovani detenuti, soprattutto quelli destinati a uscire presto. Cutolo usa anche il suo ascendente per ricomporre liti e dispute.

    I risultati non si fanno attendere: la popolarità tra gli ex-detenuti è altissima i legami di gratitudine sono molto saldi e un mare di soldi comincia ad affluire nelle casse del Professore. Le offerte in danaro sono però il primo passo per creare una falange di fedelissimi. Le alleanze diventano numerose: oltre che con la Sacra Corona Unita pugliese (da lui fu creato un ramo nel 1979 che gli si ribellò successivamente per la sua indipendenza), Cutolo stringe i rapporti con la 'ndrangheta. Accordi vengono stretti anche con le bande lombarde di Renato Vallanzasca (detto "il bel Rene") e Francis Turatello.

    Tra le varie fonti di guadagno per l'organizzazione cutoliana si distinguono:

    gioco d'azzardo
    lottonero
    totonero
    traffico internazionale di droga
    contrabbando di armi
    contrabbando di sigarette
    rapine
    estorsioni
    truffe sui fondi Cee
    rifornimenti di biglietti ai bagarini
    furto e ricettazione
    usura
    sfruttamento della prostituzione
    Quando considera la sua organizzazione oramai matura, Cutolo decide di imporre una tassa persino sulle casse di sigarette a tutti gli altri clan camorristici di Napoli. Nel 1978 Michele Zaza (noto contrabbandiere napoletano legato con la mafia siciliana) e i suoi creano una banda denominata Onorata fratellanza, ma Cutolo non se ne preoccupa e si infiltra in nuovi territori.

    Quando tenta di prendere il controllo della zona del centro di Napoli (Forcella, Duchessa, Mercato, Via del Duomo) nelle mani dei potenti Giuliano, questi si alleano con i clan di San Giovanni a Teduccio e di Portici e con i boss carmine Alfieri e Pasquale Galasso.

    Alla fine del 1979 nasce la cosiddetta Nuova Famiglia, una confederazione di clan creata ad hoc per eliminare i cutoliani. E scoppia la guerra.

    È una guerra senza quartiere: nel solo napoletano, nel 1979 si registrano 71 omicidi; l'anno successivo sono 134 e salgono a 193 nel 1981, a 237 nel 1982, a 238 nel 1983, per scendere a 114 nel 1984. Quando nella Nuova famiglia subentrano anche i Nuvoletta, gli Alfieri, i Galasso, i Misso della Sanità e la quasi totalità dei clan camorristici campani del tempo, la guerra si conclude con un indebolimento dei cutoliani e con un rafforzamento della presenza camorristica nel napoletano.

    Alla fine degli anni '80 una serie di blitz e una catena di omicidi (tra cui quello del figlio di Cutolo, Roberto), mettono la parola fine al sogno cutoliano.


    Collaboratori di giustizia
    Di seguito alcuni dei numerosi boss della NCO che hanno scelto di collaborare con la giustizia:

    Pasquale Barra "o' animale"
    Mauro Marra (del gruppo di Pasquale Scotti), nove gli omicidi confessati
    Giovanni Pandico
    Salvatore Imperatrice
    Luigi Riccio, capozona a Ponticelli
    Mario Incarnato, successore di Riccio a Ponticelli, ammise di aver partecipato all'omicidio del vice direttore del carcere di Poggioreale Salvia. La Nco gli uccise il fratello.
    Francesco Leonardo, capozona ai Quartieri spagnoli
    Pasquale D'Amico "o' cartunaro"
    Antonio Fontana, fratello del pentito Luciano
    Alfonso Fontana, fratello del pentito Luciano
    Giovanni Melluso "o' bello", affiliato milanese
    Michelangelo D'Agostino
    Salvatore Sanfilippo
    Michele Tassini
    Andrea Villa
    Vincenzo Esposito
    Guido Catapano
    Vincenzo Esposito, affiliato della Sanità, conosceva la struttura della Nco in Puglia
    Ciro Starace
    Franco Di Monaco
    Roberto Sganzerla, ex-affiliato milanese della banda Vallanzasca

    Omicidi
    Alcuni dei personaggi affiliati al clan, o nella sua orbita, ammazzati nel corse delle varie guerre di camorra:

    Vincenzo Casillo "'o nirone" ucciso il 29 gennaio 1983, luogotenente di Cutolo, saltò in aria a Roma per una autobomba organizzata da Pasquale Galasso
    Alfonso Rosanova, ucciso nel 1982 per ordine di Carmine Alfieri, considerato il padrino spirituale di Cutolo
    Davide Sorrentino, ucciso il 31 maggio 1991, gli ammazzarono il fratello nel 1990
    Antonino Cuomo, ucciso il 31 gennaio 1980 ucciso per ordine di Cutolo
    Albert Bergamelli ucciso nel 1981, marsigliese, cassiere di Cutolo, fu ammazzato in carcere da Umberto Ammaturo
    Antonio Lucarelli, ucciso nel 1982
    Giacomo Frattini, ucciso nel 1982
    Francesco Tamarisco, ucciso il 16 giugno 1996 a 57 anni
    Gerardo Mauro
    Giuseppe Puca
    Raffaele Musa, trucidato in auto in pieno centro a Ottaviano
    Luigi Tessitore
    Mario Cuomo ucciso l'11 ottobre 1990, luogotenente di Casillo
    Simmaco Zarrillo, ucciso il 20 maggio 1992 dalla polizia in uno scontro a fuoco
    Antonio Avvisati, ucciso il 16 giugno 1996 a 52 anni
    Antonio Borrelli, ucciso il 15 settembre 1990
    Alfonso Ramaglia, ucciso il 14 settembre 1990
    Alfonso Avallone, ucciso il 13 settembre 1990
    Paolo Dongo, ucciso nel 1982 insieme al figlio per ordine di Cutolo perché non era ancora riuscito ad ammazzare il killer di Bergamelli,
    Armando Visone, ucciso nel 1982
    Antonio Di Matteo, ucciso il 18 aprile 1982, impiccato nella sua cella per ordine di Cutolo
    Giuseppe Romano, ucciso il 27 dicembre 1981 insieme al figlio per ordine di Cutolo, era l'amante della sorella di Cutolo, Rosetta
    Sabino Falco, massacrato nel carcere di Milano dalla mafia catanese, imparentata e alleata dei calabresi Tripodo
    Errico Madonna, ucciso il 7 ottobre 1993, avvocato di Cutolo
    Salvatore Iacone, ucciso il 4 ottobre 1988 a 54 anni, suocero di Raffaele Cutolo
    Roberto Cutolo, ucciso il 24 dicembre 1990, figlio di Raffaele Cutolo
    Aldo Semerari ucciso l' 1 aprile 1982, di professione psicologo, si occupava delle false perizie in sede processuale

    Bibliografia
    "Potere camorrista" di Gigi Di Fiore; Alfredo Guida Editore, 1993; ISBN 88-7188-084-6

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nuova_Camorra_Organizzata
     
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  2. robertove
     
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    lo psichiatra semerari oltre che essere un luminare della psichiatria era anche un personaggio oscuro dell'estrema destra.
    faceva perizie psichiatriche false per la banda della migliana x i cammoristi della nco e anche per i nemici di cutolo la nuova famiglia ed e per questo che cutolo lo fa uccidere.
     
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    Da napoletano permettetemi di dire una cosa:
    Premesso che la Camorra non dovrebbe esistere :ban.gif: però la NCO di Cutolo il Professore Vesuviano, era molto meglio di quei 4 animali che ci sono oggi.
    All'epoca si ammazzavano tra di loro è non esistevano episodi di microdelinquenza come ce ne sono oggi. Allora non ti ammazzavano per un telefonino!!!!!
    Ripeto, non sono a favore della Camorra, ma sono uno che ogni volta che ritorna a Napoli, nella sua città natale, torna con la paura che qualche pseudo camorrista possa fargi qualcosa; cosa che magari non accadeva tempo addietro.
     
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  4. Night Raider
     
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    Una ricostruzione piuttosto sommaria, che attribuisce a Don Raffaele tutto il "merito" senza tener conto dell'importanza avuta nella gestione organizzativa da "Donna Rosetta", che teneva le redini mentre il fratello era dietro le sbarre...
     
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  5. .:LIA:.
     
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    Donna rosetta eseguiva gli ordini del fratello però... a parte quanche omicidio strategico/passionale...
     
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  6. talpa9569
     
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    no lia per il periodo di dtezione all'asinara soppiantò quasi totalmente il fratello
     
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  7. .:LIA:.
     
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    aveva avuto un buon maestro,quello che mi chiedo è perchè,anche lei non è dietro le sbarre?
     
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  8. talpa9569
     
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    CITAZIONE (.:LIA:. @ 31/10/2008, 11:41)
    aveva avuto un buon maestro,quello che mi chiedo è perchè,anche lei non è dietro le sbarre?

    sorry sister ma devo smentirti mi embra che si uscita da poco e non so nemmeno se abbia l'obbligo di dinora fuori da ottaviano
     
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  9. .:LIA:.
     
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    informami quando sai ;)
     
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  10. Night Raider
     
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    Non è poi così tanto tempo che è fuori...ma mi manca ;)
     
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  11. talpa9569
     
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    CITAZIONE (.:LIA:. @ 31/10/2008, 13:39)
    informami quando sai ;)

    dal sistem la signora è fuori da circa u anno ma si sono perse le traccie not address :chair.gif:
     
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10 replies since 20/3/2008, 14:25   3522 views
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